
Come mantenere a lungo un impianto dentale
Le ricerche nell'ambito dell'implantologia, condotte con metodo scientifico, hanno evidenziato che, pur in presenza di una chirurgia corretta e di impianti ben progettati, alcuni fattori possono mettere a rischio la durata dell’impianto nel tempo. In particolare, condizioni come l’infiammazione dei tessuti gengivali o un’eccessiva sollecitazione meccanica rappresentano le principali cause di complicanze tardive. Per questo motivo, una volta terminato il trattamento implantare, è fondamentale adottare comportamenti mirati a preservare la salute dei tessuti che circondano l’impianto e a garantirne la stabilità nel lungo periodo.
Igiene quotidiana, la prima forma di prevenzione
Anche se un impianto dentale non può sviluppare carie, può essere soggetto a infezioni che coinvolgono le gengive e l’osso circostante. La placca batterica, se non rimossa regolarmente, può portare a infiammazioni come la mucosite e, nei casi più gravi, alla perimplantite, una patologia che può compromettere seriamente la stabilità dell’impianto. Una corretta igiene orale, fatta di spazzolamento quotidiano, uso del filo o degli scovolini interdentali e, quando indicato, di collutori specifici, è la prima e più efficace forma di protezione. È importante seguire le indicazioni dell’igienista dentale e del dentista, che possono suggerire strumenti o tecniche personalizzate, anche in base alla posizione degli impianti.
Controlli regolari e stile di vita: la chiave per il successo a lungo termine
Oltre alla pulizia domiciliare, è essenziale mantenere un calendario costante di controlli professionali. Anche in assenza di sintomi, le visite periodiche permettono di individuare precocemente eventuali segni di infiammazione, correggere sovraccarichi masticatori o abitudini parafunzionali, come il bruxismo, così da intervenire prima che si sviluppino problemi più seri. Fattori come il fumo, alcune malattie sistemiche o una precedente storia di parodontite possono aumentare il rischio di complicanze, ma con una buona collaborazione tra paziente e professionista è possibile mantenere l’impianto perfettamente funzionante per molti anni. Investire nel mantenimento significa proteggere il proprio sorriso e garantire stabilità, estetica e benessere nel tempo.
Cosa fare se hai un impianto e non hai mai fatto un controllo
A volte, capita che, dopo il successo dell’intervento e nonostante le raccomandazioni dell'odontoiatra, ci si senta al sicuro e per mille motivi si trascurino i controlli periodici. Se hai un impianto dentale e non hai mai effettuato una visita di mantenimento, sappi che non è mai troppo tardi per ricominciare a prendertene cura. Anche in assenza di fastidi evidenti, potrebbero esserci piccoli segnali di infiammazione o sovraccarico che solo un controllo professionale può intercettare. Agire in tempo significa spesso evitare complicazioni future, mantenere l’impianto stabile e allungarne la durata. Prenotare una semplice visita di controllo può fare la differenza tra un impianto che dura a lungo e uno che invece rischia di fallire.